Osteria del tempo perso – Ravenna
Osteria del tempo perso – RavennaIn sintesi: una cucina golosa e non scontata Sono stato a Ravenna nel marzo 2022. Ho rivisto volentieri una bella città e i suoi strepitosi mosaici....
Uliassi – Senigallia
In sintesi: la cena più sorprendente di tutta la mia vita.
La cucina guidata da Mauro Uliassi, e non di meno la sala guidata dalla sorella Catia, regalano un’esperienza difficile da eguagliare. I piatti, ‘di mare’ ma non solo ‘di mare’ sono allo stesso tempo semplici e complessi; i sapori contemporaneamente familiari e originali; il menù che ho sperimentato non mi ha dato nessun istante ‘di pausa’, ma mi ha costantemente regalato emozioni al palato difficili da esprimere in un testo. E non meno piacevole è stata l’esperienza in sala: l’ambiente è molto curato, di un’eleganza semplice; il personale formale e accogliente, ti accompagna nel vivere un’esperienza completamente rilassata, pur sedendo in quello che è considerato uno dei migliori ristoranti del mondo.
Ciliegina sulla torta, la bellezza nel vedere i camerieri servire ai tavoli: una perfezione nei movimenti degna dei più affermati interpreti del nuoto sincronizzato.
Il menù degustazione ‘i Classici’, che ho assaggiato a novembre 2021, proponeva dopo gli amuse bouche:
– gambero rosso, estratto di mandarino, fiori di salvia ananas
– sogliola al vapore, lattuga e bergamotto dedicato a Piergiorgio Parini
– Rimini fest spiedini di calamaretti alla griglia e shot ghiacciati di citronette
– Ricciola alla puttanesca ricciola cruda, pomodoro, basilico, alici, capperi, rucola
– Fondente di patate, mazzancolle e tartufo nero estivo
– Ossobuco alla marinara ossobuco e trippe di baccalà
– Spaghetti affumicati, vongole e datterini arrostiti
– Colombaccio alla marchigiana
– Pre-dessert
– Senigallia-Brest crema chantilly alla vaniglia, ciliegie e olive nere caramellate
– piccola pasticceria
Al menù degustazione ho aggiunto (perché sono goloso, ma non era assolutamente necessario): Pasta e pomodoro alla Hilde in infuso di foglie di fico e un soufflè di cioccolato e gelato di Lagavulin. E lo chef mi ha pure offerto (perché è generoso, ma non era assolutamente necessario) un pancotto con ricci di mare e mandorle, buono al limite del commovente. Come lo erano tutti i piatti che ho assaggiato.
Come scegliere il piatto preferito? Erano tutti davvero eccellenti. E allora cito il Rimini Fest e gli spaghetti affumicati alle vongole.
Sono un uomo di città e di montagna, non sono mai andato pazzo per la cucina di mare.
In particolare calamari e spaghetti con le vongole non mi hanno mai suscitato nessuna emozione.
Fino a quella sera, fino a quando Mauro Uliassi non mi ha fatto cambiare idea.