#100cose: 69. scrivere un libro
Negli anni mi sono venute un paio di idee per potenziali libri, ma non credo fossero così interessanti da essere messe nero su bianco. Ma 'scrivere un libro', che era...
E così l’ho fatta, anche se in modo diverso.
Doveva essere in bicicicletta in giro per il Piemonte nella primavera 2020; è diventata a piedi in Valsusa nella primavera 2021; è infine stata a piedi in Torino, causa zona arancione.
Ma è stato bello così! Se voleva essere route ‘nel presente’ era giusto stare dentro questo presente, senza rimandarla a un futuro che mi piacesse di più.
E ho fatto bene, è stata proprio una bella esperienza. Un’esperienza che in un periodo come questo proprio mi ci voleva!
È stata su tutto incontro. Incontro, in primo luogo, con tanti amici (sicuramente più di quanti mi avrebbero seguito se fossi stato in giro). Alcuni non hanno potuto accompagnarmi, ma è stato bello condividere con tante persone care un pezzo di strada, un pasto, una preghiera, una merenda. Grazie!
È stata natura. L’incontro con la natura in città, che sa sempre soprendermi e affascinarmi; che mi piace tanto. Grazie!
È stata ospitalità. L’incontro con chi mi ha accolto per due notti, con chi mi ha accolto con un sorriso, con chi mi ha accolto con un messaggio. Grazie!
È stata preghiera. L’incontro con Gesù, da solo e in compagnia. Che è un incontro che trasforma la vita, anche se spesso non me ne accorgo o sono restio a lasciarmela trasformare. Grazie!
È stata strada. L’incontro con me stesso e con gli altri nella fatica; l’incontro con i luoghi, i volti, i rumori; l’incontro con Dio e la sua Parola; l’incontro con i miei ricordi e il mio futuro. Grazie!
È stata nutrimento. L’incontro con la mia golosità e con tante cose buone da mangiare (troppe); l’incontro con la convivialità di pasti condivisi. Grazie!
Ora il presente continua, in forma diversa.
Continua a costruire il futuro e a diventare ricordo.
Continua a essere un dono.
Un dono per cui dico, semplicemente, grazie!